Chiesa parrocchiale di San Nicola
l primo parroco di Altissimo risale alla fine del XIV ed il suo nome, Marco, dimostra che la popolazione non doveva ancora parlare tedesco nella sua maggioranza. I successivi furono invece tedeschi, fin dai tempi antichi anche la chiesa ebbe i suoi massacri, come dimostrano numerosi registri ritrovati. Alcuni episodi, nei quali furono coinvolti sacerdoti e parroci di Altissimo, ci mostrano una situazione pastorale non propriamente ideale (maggio 1560). Nel 1775 l'attenzione del vescovo Corner si concentra sulle condizioni ormai precarie dell'antica chiesa; tanto che ne raccomanda una pronta riparazione per renderla più accogliente.
Nell'Ottocento
All'inizio dell'Ottocento la parrocchiale di Altissimo aveva due navate e sei altari e qualche tempo dopo, venne posta nell'oratorio della chiesa una lapide che ricordava Don Domenico Povoleri, parroco di Altissimo dal 1833 al 1863. Il patrimonio scultoreo della chiesa è rappresentato innanzitutto dalle statue delle Sante Agnese e Maddalena poste sulle due nicchie della facciata; non bisogna tralasciare all'interno i cinque altari con le statue di Ss. Pietro e Paolo e due santi vescovi.
Le stazioni della Via Crucis
Interessanti sono inoltre le stazioni della via crucis alle pareti della navata e le numerose opere pittoriche della chiesa(La Maddalena, lavati i piedi a Gesù, li asciuga con i capelli; L'Annunciazione; Gesù e i fanciulli; Conversione di S.Paolo; Resurrezione di Lazzaro e molte altre). Al centro del soffitto "Gloria di S. Nicola": vestito dei parametri vescovili, il santo è inginocchiato su una nube sospinta in alto dagli angeli, le braccia aperte, il volto levato al cielo. Infine una piacevole sorpresa costituisce, sul piazzale antistante alla chiesa, lo sviluppo di una bella ringhiera in ferro fuso e stampato(1908).