Chiesa parrocchiale di San Macario a Campanella
Nei pressi di Altissimo-Centro alla contrada Pini si può ammirare la chiesa che dall'alto domina un vasto e stupendo panorama. La sua costruzione risale al 1657 quando Zanmaria Antoniazzi chiese il permesso al vescovo Gio. Battista Brescia, il quale lo obbligò ad impegnare tutti i suoi averi per l'annuo livello di ducati 9 per le cose necessarie alla chiesa e alla sacrestia. È importante ricordare inoltre il difficile rapporto che vi era tra il popolo e il clero di Altissimo; Don Disconzi si trovò in contrasto con gli uomini della contrada di Campanella per i diritti di giurisdizione realmente spettanti al fondatore Zanmaria Antoniazzi e quelli spettanti ai suoi successori. Ne derivò una causa, seguita da una sentenza con la quale fu riconfermata una precedente disposizione secondo la quale gli eredi di Antoniazzi potevano solo proporre al vescovo il nome del rettore della loro chiesa e chiedere a lui la nomina formale. Nel 1949-50 con Don Pietro Zaupa si assistette a un'alterazione delle dimensioni della chiesa, accompagnata da una serie di decorazioni.